“C’è una contraddizione di fondo: mentre si pensa al contenimento del consumo del suolo ed alla valorizzazione delle aree agricole, così come ad un utilizzo programmato e ottimale delle risorse europee destinate al settore, allo stesso tempo si ipotizza la soppressione delle Commissioni agricoltura dei due rami del Parlamento o, se si vuole, l’accorpamento in altre.
Da una parte c’è una parvenza di riconoscimento del ruolo del settore, dall’altra lo si esclude totalmente dall’attività parlamentare. Sarebbe grave e creerebbe un pericoloso precedente per altre eventuali controproducenti idee, come ne sono circolate in passato, sul ministero delle politiche agricole, che resta necessario tanto nel governo nazional
e del settore quanto nell’interlocuzione con i partner istituzionali in Europa”.
Lo ha detto il presidente della COPAGRI, Franco Verrascina, in un primo sommario commento sulle relazioni dei gruppi di lavoro sulle riforme istituzionali ed economiche e sociali, consegnate oggi al Presidente Napolitano. “Abbiamo già sostenuto – ha aggiunto Verrascina – l’importanza dell’immediata riproposizione del disegno di legge sulla tutela del suolo agricolo contro l’avanzamento della cementificazione, per prevenire i dissesti idrogeologici e per una produzione adeguata alla domanda di cibo ed alla concorrenza sui mercati.
Abbiamo anche ripetutamente invocato una politica agraria nazionale in grado di programmare e finalizzare bene le risorse disponibili, comprese quelle provenienti dall’Europa. Chiediamo subito a chiunque andrà a governare, e speriamo presto, di cambiare radicalmente visione sull’ipotesi di soppressione o accorpamento delle Commissioni agricoltura del Parlamento”.
