Il 4°rapporto UIL 2013 sulla cassa integrazione , il cinquantunesimo dall’inizio della crisi, contiene una evidente anomalia: le ore autorizzate per la Cassa in deroga sono calate, rispetto a Marzo, di oltre il 65%. Un buon segnale? Purtroppo no, poiché è del tutto evidente che questo crollo ha motivazioni tecnico- finanziarie e non fotografa la realtà del nostro sistema produttivo, in particolare delle piccole e medie imprese. In molte Regioni, infatti, si è fermato l’iter autorizzativo delle richieste per mancanza di certezza sulle risorse, tema delicato e drammatico se non si da rapidamente una risposta urgente e necessaria. La testimonianza che il dato della Cassa in deroga è anomalo è confermato dall’andamento delle altre 2 tipologie di cassa: l’ordinaria, che cresce del 4,9 e, soprattutto la straordinaria che schizza con un più 33,4% su Marzo. Indice questo sia di un possibile travaso da crisi congiunturale a crisi strutturale per molte aziende, sia di un possibile ritorno alla Straordinaria di “crisi”aziendali passate per la cassa in deroga. La sostanza non cambia. La crisi colpisce duro e senza politiche di crescita l’ombrello degli ammortizzatori rischia di essere insufficiente. Il nuovo Governo deve sapere che dare certezze di risorse ad oltre 450.000 lavoratori tutelati dalla cassa in deroga, non è una opzione ma un imperativo e che, nel contempo, si deve aiutare il sistema produttivo a riprendersi a partire dallo stimolare un consumo interno senza il quale parlare di ripresa diventa, purtroppo, una chimera.
Guglielmo Loy – Segretario Confederale UIL