Dal 1° maggio provenga la spinta propulsiva per un rinnovato processo di crescita e di dignità del lavoro.

Dal 1° maggio provenga la spinta propulsiva per un rinnovato processo di crescita e di dignità del lavoro.

“Quella di domani non sia solo una festa, bensì un profondo momento di riflessione sulla drammatica situazione occupazionale nazionale e pugliese. Dal 1° maggio provenga la spinta propulsiva per un rinnovato processo di crescita e di dignità del lavoro”. Gianni Forte, Giulio Colecchia ed Aldo Pugliese, Segretari generali regionali di CGIL, CISL, UIL di Puglia, chiedono “uno sforzo collettivo, che coinvolga istituzioni e parti sociali, per restituire rispettabilità al lavoro. E’ sintomatico che, proprio alla vigilia della ricorrenza più importante per i lavoratori, il nuovo Governo nazionale abbia posto l’occupazione in cima alle prospettive programmatiche per il prossimo futuro. L’impegno del sindacato è di verificare che non restino solo intenzioni, ma che si tramutino in misure concrete per instaurare le prerogative corrette per un cammino all’insegna dello sviluppo e di una costante garanzia per il reddito, specialmente per le classi sociali più in difficoltà”.

“Affinché ciò accada, però – continuano i tre segretari – bisogna affrontare le gravi emergenze sociali, creare nuova occupazione, finanziare gli ammortizzatori sociali, risolvere il problema degli esodati,  porre le basi per interventi mirati e decisi contro l’illegalità ed il lavoro sommerso, che soprattutto nel Mezzogiorno rappresentano ancora una triste realtà che mina l’integrità del tessuto occupazionale. In Italia siamo di fronte a 200 miliardi di evasione fiscale, 60 miliardi di corruzione ed al 35% di Pil rappresentato dal valore dell’economia sommersa (più del 50% in Puglia nel 2012), numeri inammissibili che penalizzano quotidianamente l’attività di chi, con onestà e sacrificio, non rinuncia a conferire dignità al lavoro. E’ pertanto evidente che la legalità e la tutela dei diritti dei lavoratori diventano potenti leve su cui investire per la ripresa economica e sociale, da perseguire con feroce determinazione”.

La tutela della questione ambientale, ma soprattutto la tutela della salute dei lavoratori e dei cittadini, congiuntamente al lavoro e all’occupazione, in una progettualità che ribadisca il ruolo fondamentale di un processo di bonifica del territorio ionico e di rilancio dell’economia e dell’efficienza industriale ed infrastrutturale del territorio e dell’intera regione, continuerà ad animare l’azione dei sindacati confederali che ribadiscono la necessità dello ‘sforzo collettivo’ già richiamato.

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