Puglia, 54 milioni di euro per i giovani che scelgono di mettersi in proprio

Puglia, 54 milioni di euro per i giovani che scelgono di mettersi in proprio

Nidi, che sta per Nuove iniziative d’impresa. Un mix tra fondo perduto e prestito erogato direttamente da Puglia Sviluppo e non dalle banche.

 

Si chiama “Nidi, Nuove iniziative d’impresa” l’avviso che la Regione Puglia dedica a quanti – giovani, donne, disoccupati, precari  – hanno voglia di mettersi in gioco avviando un’attività in proprio: 54 milioni di euro per chi vuole fare impresa e, allo stesso tempo – spiegano dalla Regione – “un’opportunità concreta per combattere la disoccupazione con l’autoimpiego”. Si tratta di finanziamenti in parte a fondo perduto, in parte prestiti rimborsabili a tassi molto bassi ( a febbraio sarebbe dello 0,5 per cento) e non erogati dalle banche ma direttamente da Puglia Sviluppo.

A CHI SI RIVOLGE 

– L’iniziativa si rivolve a chi intende aprire una nuova impresa o ne ha già una da meno di 6 mesi, ma inattiva.

– Si tratta di un mix tra fondo perduto, mutuo e risorse proprie nel quale è favorito il passaggio generazionale: può essere agevolata infatti anche un’attività che passa dal padre al figlio senza che sia necessaria la chiusura della prima. Inoltre, anche gli iscritti agli ordini professionali possono accedere all’aiuto.

– L’azienda dovrà avere meno di 10 addetti ed essere partecipata per almeno la metà da persone appartenenti ad una di queste categorie: giovani con età tra i 18 e i 35 anni; donne di età superiore a 18 anni; disoccupati che non abbiano avuto rapporti di lavoro subordinato (negli ultimi 3 mesi; persone che stanno per perdere in posto di lavoro (lavoratori in mobilità, in cassa integrazione o dipendenti di imprese in liquidazione); lavoratori precari con partita Iva con meno di 30mila euro di fatturato e massimo 2 clienti.

– L’incentivo ha l’obiettivo di permettere al piccolo idraulico, al costruttore, al meccanico, al ristoratore e a tanti altri lavoratori, anche professionisti, di aprire un’attività. La nuova impresa deve operare nelle attività manifatturiere; costruzioni ed edilizia; riparazione di autoveicoli e motocicli; affittacamere e bed & breakfast; ristorazione con cucina; servizi di informazione e comunicazione; attività professionali, scientifiche e tecniche; agenzie di viaggio; servizi di supporto alle imprese; istruzione; sanità e assistenza sociale non residenziale; attività artistiche sportive, di intrattenimento e divertimento; attività di servizi per la persona.

L’AMMONTARE DEI FINANZIAMENTI 

– Per investimenti fino a 50mila euro l’agevolazione è pari al 100%, metà a fondo perduto e metà come prestito rimborsabile; se l’investimento è invece compreso tra i 50mila e i 100mila euro, l’aiuto è del 90%, metà a fondo perduto e metà prestito; per avviare un’impresa con investimenti compresi tra 100mila e 150mila euro, l’agevolazione è dell’80%, sempre divisa a metà tra fondo perduto e prestito rimborsabile.

– È anche previsto un contributo sulle spese di gestione dei primi 6 mesi, pari a 5mila euro.

– Si tratta di un finanziamento della durata di 60 mesi con un tasso fisso molto basso (a febbraio 2014 sarebbe dello 0,53%). Inoltre, non sono richieste garanzie fatta eccezione per le società a responsabilità limitata, cooperative e non, e per le associazioni professionali per le quali è richiesta una fideiussione personale degli amministratori.

– L’incentivo serve a realizzare opere edili, ad acquistare macchinari di produzione, impianti, attrezzature, automezzi di tipo commerciale e programmi informatici. Le spese di esercizio agevolate riguardano invece l’acquisto di materie prime, semilavorati e materiali di consumo; l’affitto di immobili o impianti, le utenze (energia, acqua, riscaldamento, telefono, internet); i premi per polizze assicurative.

COME CHIEDERE I FINANZIAMENTI 

– Per verificare se si possiedono i requisiti richiesti, ma anche per calcolare l’agevolazione, basta consultare il sito www.nidi.regione.puglia.it. Se tutto è a posto, si può passare alla candidatura attraverso il portale www.sistema.puglia.it/nidi dove si compila una domanda preliminare. Le imprese che rispettano i requisiti saranno poi convocate da Puglia Sviluppo per un colloquio di tutoraggio al quale segue la valutazione della domanda. Se l’esito è positivo il candidato sarà invitato ad un secondo incontro durante il quale firmerà il contratto di agevolazione. L’aspirante imprenditore ha comunque a disposizione 60 sportelli informativi in tutto il territorio regionale che aiutano a verificare i requisiti e a presentare la domanda.

L’elenco degli sportelli informativi è disponibile su sito www.sistema.puglia.it/nidi. La procedura è attiva da oggi, 13 febbraio 2014, e non ha scadenza in quanto il bando è a sportello, dunque aperto finché ci sono risorse disponibili. 

fonte – R.it

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